Ginkgo
Il cuore d'oro dell'Orto
Osserva la grandezza della ceppaia di questo ginkgo, piantato nel 1862. Colpito a metà del secolo scorso da un fulmine, si riprese magnificamente producendo i tre polloni che, quindi, appartengono allo stesso individuo. Il ginkgo viene chiamato albero dei ventagli in omaggio alla forma delle sue foglie. Quando, in novembre, diventano giallo brillante e cadono al suolo, formano un tappeto dorato che permette di apprezzare quanto sia vasta la sua chioma.
ALBERO MONUMENTALE D’ITALIA (cod: 27/E715/LU/09)
Nome scientifico: Ginkgo biloba L.
Famiglia: Ginkgoaceae
Età stimata: oltre 160 anni
Circonferenza a 1,30 m: 326 – 353 – 325 cm
Altezza stimata: 26 m
La specie Ginkgo biloba proviene dalla Cina, è considerata un fossile vivente e forse è estinta in natura. In Oriente è coltivata da millenni in luoghi sacri e in Italia arriva nel 1750 all’Orto botanico di Padova.
CERCA
- Le foglie divise in due lobi, presenti sulla punta dei rami più giovani, cui si deve il nome “biloba”;
- i “chi chi”, strutture simili a mammelle, che in Oriente considerano di buon augurio per la fertilità. Si formano alla base dei rami più vecchi e il nostro albero, al momento, ne ha uno solo.
Alcune delle sostanze che contribuiscono al giallo delle foglie garantiscono proprietà benefiche per molti disturbi diversi. Anche dai semi si estraggono principi attivi, ma il nostro albero è un maschio, quindi non ne produce.