Museo botanico ‘Cesare Bicchi’
Il prof. Cesare Bicchi (1818 – 1906), direttore dell’Orto botanico dal 1860 al 1906, ricavò alcuni locali adiacenti alle Serre per la Biblioteca, l’Erbario e il Gabinetto del Direttore. Tali spazi, seppur rivisti, oggi ospitano una piccola ma preziosa sezione museale dove le collezioni conservate più cospicue sono quelle dell’Herbarium lucense e del fondo bibliotecario antico.
L’Erbario lucchese conserva migliaia di campioni essiccati riferiti a nove raccolte storiche realizzate da vari autori tra il XVII e XIX sec. Quelle più ampie sono quelle di Benedetto Puccinelli (1808 – 1850) custodite complessivamente in 54 scatole di legno con oltre 3000 exiccata (Plantae Lucenses pro systemate Linneano dispositae; Herbarium Universale; Herbarium) e di Cesare Bicchi ordinate 155 scatole in cartone per un totale di circa 15.000 exiccata. Il più antico è l’erbario di Giuseppe Maria Nicolai (1693). Trattasi di un erbario prelinneano che conta circa 50 fogli. Realizzato in sesto piccolo con fogli rilegati e piante agglutinate, era di probabile uso medico.
La biblioteca possiede un fondo antico e uno moderno. Fu avviata da Paolo Volpi, primo direttore dell’Orto, ma il Bicchi ne incrementò notevolmente la dotazione. Il numero dei libri censiti al 1904 era di oltre 1000. Nel 1953, purtroppo, un focolaio di termiti ne attaccò gli scaffali in legno e distrusse molti dei preziosi volumi presenti. Qui sono archiviati i manoscritti sui macromiceti della Lucchesia di Benedetto Puccinelli e parte delle numerose tavole iconografiche realizzate da Giuseppe Bertini.
Presente una collezione ottocentesca di legni (xiloteca) composta da oltre 160 pezzi, una collezione carpologica di modelli in gesso (prunoidee, maloidee, agrumi) appartenuta al Duca Carlo Ludovico di Borbone, modelli di macromiceti e altro materiale di interesse scientifico e didattico.
Parte delle collezioni del Museo, per motivi di conservazione, è esposta solo in occasione di particolari eventi e ricorrenze.