Laghetto e Torbiera

Uno specchio d'acqua per un'oasi di silenzio e un habitat per la conservazione

Il laghetto è un grazioso specchio d’acqua localizzato nella zona orientale del giardino. Fu ampliato nel 1870 da Cesare Bicchi e più recentemente per creare un suggestivo cariceto palustre.

E’ popolato da ninfee (Nymphea alba) e nannuferi (Nuphar lutea) e nelle acque più basse crescono grandi cespi di carice spondicola (Carex elata subsp. elata) e altre erbe palustri autoctone (Iris pseudoacorus, Typha latifolia, ecc.).
Sull’isola centrale e nell’angolo sud-orientale crescono due cipressi calvi (Taxodium distichum). Si tratta di una conifera decidua originaria del Nord America, dove cresce in luoghi umidi e allagati.

Nei pressi del laghetto, è stata ricreata ex-situ una torbiera, un habitat umido distribuito prevalentemente nelle zone a clima freddo, ma che in Lucchesia sopravvive in alcune zone umide della piana interna e costiera e sul Monte Pisano. Questi ambienti, caratterizzati da terreni saturi di acque povere di minerali, ospitano rare entità igrofile e palustri di grande interesse conservazionistico e fitogeografico.

La torbiera è caratterizzata da un denso tappeto di sfagni (Sphagnum sp.pl.), muschi in grado di trattenere grandissime quantità d’acqua. La felce florida (Osmunda regalis) con le sue grandi e eleganti fronde in estate ombreggia la sfagneta, impedendo così un’eccessiva evaporazione. Qui crescono: il raro iperico palustre (Hypericum elodes) la genziana mettimborsa (Gentiana pneumonanthe), i campanelli estivi (Leucojum aestivum), il trifoglio fibrino (Menyanthes trifoliata), la felce palustre (Thelypteris palustris).

Periodo di visita

Le fioriture si concentrano tra aprile e maggio, ma il laghetto è molto suggestivo in tutte le stagioni. In autunno i cipressi calvi si tingono di ruggine per poi spogliarsi completamente in inverno.



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