Scuola botanica

Ordine e medicinali all'ombra del Ginkgo

La Scuola botanica è per tradizione quel settore o collezione dell’Orto botanico in cui le specie sono esposte secondo un preciso sistema classificatorio. In origine erano due le collezioni così concepite e si trovavano nei grandi riquadri dell’attuale arboreto. Una rispondeva all’ordinamento secondo il sistema di Linneo e l’altra a quello di Jussieu.
Cesare Bicchi spostò la Scuola botanica nel settore nord-occidentale del giardino, che, nel corso del XX sec., fu trasformato in vivaio per la produzione di ornamentali destinate agli spazi verdi della città.
Oggi buona parte di questa zona è occupata dalla Collezione delle medicinali.

La collezione delle medicinali riunisce alcune centinaia di specie esotiche e autoctone utilizzate nella farmacopea ufficiale e nella tradizione locale.
Tra le esotiche eccone alcune: l’albero del chinino (Rauvolfia caffra), il karkadè (Hibiscus sabdariffa), lo zenzero (Zingiber officinale), il cardamomo (Elettaria cardamomum), la curcuma (Curcuma longa), la centella asiatica (Hydrocotyle asiatica), il baobab (Adansonia digitata) il saw palmetto (Serenoa repens), l’albero del pane (Artocarpus odoratissimus), l’albero dei salami (Kigelia africana).

Numerose anche le specie della flora italiana tra cui l’arnica (Arnica montana), l’angelica (Angelica sylvestris), molte Ranunculaceae, la rosa gallica (Rosa gallica), la belladonna (Atropa belladonna), l’iperico (Hypericum perforatum), la liquirizia (Glycyrrhiza echinata), le peonie selvatiche (Peonia sp.pl.) e molte altre ancora.

Periodo di visita

Da maggio a settembre.

Nella Scuola botanica crescono diversi alberi alcuni dei quali di antico impianto.

Sovrasta e domina la collezione uno spettacolare Ginkgo biloba, caratterizzato da tre grandi fusti originatisi come ricacci, da un individuo ottocentesco abbattuto da un fulmine intorno al 1950. In autunno la chioma vira al giallo oro e le foglie a forma di ventaglio si accumulano a terra formando un tappeto di suggestiva bellezza. Nella bella stagione diviene il cuore pulsante dell’orto, intorno ad esso vengono disposte i felci, cicadi e gigantesche Araceae tropicali.

Nelle aiuole presso l’antica Biblioteca c’è un vecchio falso canforo (Cinnamomum glanduliferum) che resiste al tempo e alle carie fungine. Vicino cresce  il vero albero della canfora (Cinnamomum camphora), dalle foglie spesse e aromatiche.

Periodo di visita

Il grande Ginkgo offre uno spettacolo unico a Novembre, quando le sue foglie si tingono di giallo oro. La visita in questo periodo può essere effettuata solo su prenotazione.



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